11-13 Novembre/Attore Sciamano #8

L’ATTORE SCIAMANO
SCUOLA DI FORMAZIONE
PER L’ INTERAZIONE TEATRALE nel SOCIALE
PERCORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
(direzione Cora Herrendorf.Teatro Nucleo)

PERCORSO 8
11/12/13 Novembre 2016
IL GIOCO RITUALE come mezzo per l’integrazione multiculturale
L’ Osservazione e il Dialogo
Il “Gruppo” 
Cerimonie, Rituali, Trance, Catarsi
Le “altre” culture
Le diversità
Drammaturgia e Messa in scena

per informazioni: cett@teatronucleo.org / teatronucleo@gmail.com

Le iscrizioni sono limitate
sede: Teatro Julio Cortazar . via ricostruzione 40. pontelagoscuro. ferrara

Orari : Venerdì – dalle 15 alle 19 .
Sabato , Domenica dalle 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Tutte le attività formative e produttive della Scuola , sono riconosciute e contano con il Patrocinio del Comune di Ferrara e dalla Regione Emilia Romagna.

La funzione sociale dell’artista non esiste solo sulla scena in cui si manifesta, bensì in tutti gli spazi del quotidiano.
Proponiamo il teatro come metodo per estendere l’esperienza artistica a contesti non istituzionalmente dedicati alla fruizione e produzione artistica. È certo che l’esperienza artistica, la trasformazione e sublimazione delle emozioni, suscita nell’individuo un benessere che ne migliora la qualità delle esperienze di vita o di lavoro.
L’attore e il regista/drammaturgo, praticano nella loro quotidianità una continua trasformazione e sublimazione finalizzata all’opera d’arte teatrale. Senza intermediazioni. Portando nella loro ricerca artistica solamente se stessi: corpo, voce e pensiero. Gli stessi strumenti che possiede l’attore per sé e per approfondire la propria ricerca artistica, sono a disposizione di tutti gli individui.

Con la pratica e l’esperienza teatrale l’individuo può sperimentare il piacere della creazione e portarlo nella propria quotidianità. Non basta essere attori per fare teatro nelle istituzioni diverse dal Teatro. Così come non è sufficiente essere operatori sociali o educatori, per condurre un gruppo di non-attori nella propria esperienza teatrale. Riteniamo che per condurre un’attività di formazione teatrale, sia necessario dotarsi di competenze e conoscenze anche diverse dal teatro, pur mantenendo una concentrazione precisa sui metodi fino a oggi tramandati.

Il Teatro Nucleo proviene dalla tradizione che comincia con la Commedia dell’Arte, segue con Stanislavskij, Mejerchol’d, Vachtangov e riceve con Artaud, Grotowski e il Living Theatre impulsi completamente nuovi. Rappresenta contemporaneamente anche una corrente specificamente latinoamericana, in cui lo psicodramma viene sviluppato applicando la psicanalisi alla metodologia stanislavskijana per essere, in un secondo momento, completato dalle teorie di Moreno, Pearls, Goffmann e Lowen.

Ogni attore o regista/drammaturgo che si appresti a incontrare un gruppo di allievi non-attori, siano essi detenuti, diversamente abili, bambini, ragazzi, tossicodipendenti o persone con sofferenze dell’anima, deve avere una formazione che lo aiuti a portare nell’esperienza quello che del teatro serve e funziona per agevolare le persone nel loro cammino di consapevolezza artistica.

È perciò che negli anni, parallelamente all’attività di produzione e ricerca, i maestri del Teatro Nucleo hanno sviluppato un metodo, codificato all’interno di percorso formativo permanente che oggi propongono come opportunità di sviluppo professionale per attori e registi/drammaturghi, ma anche per operatori sociali, educatori, psicologi, psicoterapeuti e psichiatri, insegnanti, cui sempre più di frequente, viene richiesto di intervenire in contesti di disagio portando con sé la medicina magica del “Teatro”.

Poiché il teatro è un gioco di ruoli che considera sempre le zone d’ombra, che si occupa di un ipotetico “altro da sé”, esso mette in discussione i ruoli quotidiani e si propone come campo di sperimentazione per una comunicazione autentica.
Osservare l’altro, osservare se stessi, vedere nell’essere visti non solo è costitutivo della situazione teatrale bensì determina ogni tipo di relazione terapeutica.