Siamo lieti di invitarvi al primo studio di
Tenebra (titolo provvisorio)
in via Ricostruzione 40, Pontelagoscuro
Tenebra
Spettacolo di sala e per spazi aperti
Produzione Teatro Nucleo in collaborazione con CrowdArts
Regia Davide Della Chiara, Natasha Czertok
In scena Davide Della Chiara, Natasha Czertok, Lorenzo Magnani
Musiche originali Davide Della Chiara, Lorenzo Magnani
Foto di scena Erika Palmieri
“Cuore di tenebra è e deve esser letto come la prima grande e profonda interpretazione dell’imperialismo […]. Non solo, va inteso anche come una severa chiamata di correo per l’apatico e cinico abitante dell’Occidente, l’uomo comune che rinuncia alla propria capacità di giudizio critico, per divenire il complice dell’impero in cambio della promessa del benessere e della tranquillità” Sterminate quei bruti!, Roberto Tumminelli, Selene Edizioni 2005
Abbiamo scelto di lavorare su Cuore di Tenebra perché ci interessa l’assoluto che è alla base di tutto il romanzo: l’avidità. L’avidità innanzitutto di Kurtz che lo porterà alla pazzia. L’avidità di Marlow nel conoscere la tenebra di Kurtz, le sue apologie, la sua pazzia.
Un attore, un’attrice e un musicista/narratore sagomano il conflitto tra i due protagonisti del romanzo trascrivendolo in una vaga contemporaneità . Una contemporaneità fatta di videogiochi, sit-com e junk-food, simboli eletti a rappresentanza del benessere che ci ha procurato quel colonialismo così ferocemente criticato in Cuore di Tenebra.
Un allestimento che vuole rispettare sia le atmosfere decadenti che la caustica ironia presente nello scritto. L’atmosfera è assurda, ironica e dalle tinte noir. . Alle parole di Joseph Conrad si aggiungono quelle di cronache contemporanee e un poema di Kipling che invita “l’uomo bianco” a sostenere il suo pesante fardello di colonizzatore.
Kurtz è riuscito a scappare a Marlow. Marlow lo insegue a lungo, ritrovandolo nel salotto di un appartamento. Pietà e rabbia si innestano sul testo di Conrad dopo più di cento anni dalla sua uscita ad episodi sul Blackwood Magazine.