Memorie dal Reparto n.6 a Firenze

Memorie dal Reparto n. 6 di Cora Herrendorf, tratto da un racconto di Anton Čechov, in scena per difendere il teatro e l’arte nel sostegno alle malattie mentali.

La Legge Basaglia non è scontata: pur rappresentando un punto di riferimento internazionale nell’ambito dei disturbi psichiatrici, a quarant’anni dalla nascita è oggi sottoposta a proposte di revisione che potrebbero cancellare l’utilizzo del teatro e dell’arte come strumenti nel trattamento delle malattie mentali.

Lo spettacolo sarà in scena dal 9 all’11 ottobre alle ore 21 negli spazi dell’Ex-Fila (via L. Casini, 11, entrata a offerta libera) di Firenze come anteprima dei festeggiamenti per i dieci anni di attività di Contro Attacco Teatro, progetto di teatro nelle terapie sostenuto dalla Coop Sociale Arca in collaborazione a Sfumature In Atto e A.S.L. 10 Firenze. Sarà inoltre replicato anche nella parte finale della programmazione, giovedì 1 novembre.

Memorie dal Reparto n. 6, interpretato da Daniele Giuliani, si ispira liberamente all’omonimo racconto di Anton Čechov delle segregazioni e delle brutalità a cui venivano sottoposti i degenti psichiatrici nella Russia zarista dell’Ottocento: «I protagonisti –lo psichiatra Andrèj Efimjc e il folle Ivan Dmitric Gromov– sono entrambi, con i loro elevati principi di umanità e di giustizia, piegati dalla vita e dalla storia» spiega la regista argentina «Pagano il prezzo di un modo di essere empatico e idealistico che urta contro una realtà sociale impregnata a tutti i livelli di meschinità, opportunismo, corruzione, spietatezza, cattiveria».

La poetica universale dello scrittore russo è quanto mai attuale in un momento storico in cui si vuole mettere in discussione la Legge Basaglia, «una conquista di civiltà che rischiamo di perdere» dichiara Cora Herrendorf, che sin dal 1974 si occupa di tecniche di ricerca teatrale applicate alle terapie di recupero dei disabili psicofisici in numerose istituzioni psichiatriche pubbliche e private in Argentina, Germania, Norvegia, Svezia e Italia.