Questo progetto Erasmus+ KA2, per l’educazione degli adulti, è concesso al Teatro del Norte de España, coordinatore del progetto e si sviluppa con altri tre partner: Teatro Nucleo dall’Italia, Üres Ter dall’Ungheria e Zone3 Kultur dalla Germania.
I quattro partner lavorano dal 2010 con progetti Erasmus nelle rispettive carceri e utilizzano sempre il teatro come mezzo e strumento per lavorare con i detenuti.
Il teatro produce un rapido sviluppo corporeo, emotivo e vocale nei detenuti. Aumenta la loro autostima e migliora la relazione di gruppo. Migliorano anche le loro capacità di scrittura e lettura e, soprattutto, risvegliano la creatività di ciascuno dei detenuti che partecipano al Laboratorio Teatrale.
La compagnia italiana, quella ungherese e quella spagnola avevano già fatto altri progetti come partner. In “Teatro in Carcere in Tempi di Peste” l’accento è posto sulle strategie da sviluppare per continuare il teatro nelle carceri durante la pandemia, approfondendo le modalità secondo cui ogni progetto è stato portato avanti dai diversi soggetti.Il progetto si svilupperà fino a Luglio del 2024.
Ad oggi sono avvenuti frequenti incontri web per la definizione del programma.
Tra il 25 e il 30 Maggio 2020 a Ferrara (Italia), presso la sede del Teatro Nucleo, si è tenuto il primo workshop di Formazione in presenza, con la partecipazione dei partner tedeschi, ungheresi e spagnoli.
In questa attività di insegnamento e apprendimento del progetto, abbiamo acquisito familiarità con le tecniche utilizzate dal Teatro Nucleo nel carcere di Ferrara (Italia). Il focus è stato soprattutto sulle strategie per proseguire le attività durante la pandemia tenendo conto delle chiusure che ha comportato e il conseguente aumento della separazione tra carcere e società.
In questo evento Teatro Nucleo ha avuto modo di mostrare ai partner le attività nel carcere di Ferrara. Le scene teatrali elaborate con i detenuti, hanno dato da un lato un risultato teatrale e dall’altro una serie web, che è stata trasmessa settimanalmente sul canale YouTube di Teatro Nucleo. Tutto ciò apre una serie di possibilità nel lavoro con i detenuti che spazia e va oltre al teatro tradizionale. Questo doppio modo di approcciarsi al lavoro, teatro-video, apre un percorso che ognuno dei partner cercherà di percorrere nelle carceri in cui lavoriamo.
Tuttavia l’intenzione non è allontanarsi, con questa nuova forma, dalla nostra attività fondamentale: la presenza del teatro professionale in carcere, il rapporto personale con i detenuti, il teatro come strategia liberatrice che trasforma tutti coloro che lo praticano.
Lo scopo del “Teatro in Carcere in Tempi di Peste” sarà quello di lavorare con il detenuto da due possibili angolazioni: l’angolazione teatrale e quella del video, sempre considerando l’impatto della pandemia.
I partner lavoreranno sullo stesso argomento che darà vita a 4 diversi punti di vista sull’argomento, e a Maggio 2024 sarà mostrato in contemporanea.
Questo tema comune non implica la necessità di variare la sostanza del lavoro in carcere: Il Teatro del Norte metterà l’accento sulla poesia, Ures Ter sul corpo, Zona 3 sulle riprese e Teatro Nucleo sull’ audiovisivo.
Ovviamente, ogni carcere ha un ritmo diverso nel suo Laboratorio Teatrale, motivato dagli ingressi e dalle uscite dei detenuti, dalla disposizione del tempo e dello spazio, e dall’impegno dei partecipanti. Nel caso del Teatro del Norte, sono gli studenti del Modulo UTE (Unità Terapeutica ed Educativa) a motivare il Laboratorio e il Progetto.