Bintou Outtara/Elisabetta Di Terlizzi (Merate-Roma)

Bintou Outtara Nata in Burkina Faso, si forma come attrice alla Scuola di Formazione attoriale del Centro Desire Some a Bobo Dioulasso con cui entra in contatto con i grandi nomi della cultura dell’Africa occidentale (Dani Kouyaté, Prosper Kompaore, Souleyman Koumarè…). Raggiunge la notorietà partecipando, nel ruolo di “Penda” al serial televisivo “I Bobodioufs” diretto da Patrick Martinet e trasmesso dalla televisione dei paesi dell’Africa francofona. Nel 2006 durante il suo primo viaggio in Italia partecipa alla messa in scena di “Vertical Palace Stories”spettacolo di danza contemporanea diretto da Virgilio Sieni. In seguito si diploma alla Scuola di teatro internazionale di Milano Arsenale sotto la guida di Marina Spreafico e Ida Kuniaki. Attualmente è in tournèe con lo spettacolo “BiancaNera” della Compagnia Teatrimperfetti diretta dalla coreografa Maria Ellero. Collabora in diverse produzioni con la Compagnia Progetto Brockenhaus. E’ coordinatrice e maestra di teatro danza in numerosi laboratori per adulti e ragazzi.
Elisabetta di Terlizzi danzatrice e coreografa è nata a Molfetta(Bari) .Già alla fine degli anni ’90 ha iniziato un proprio percorso coreografico accompagnato da esperienze di formazione. Ha lavorato e tuttora collabora con Sosta Palmizi/Giorgio Rossi, Compagnia Enzo Cosimi e Teatro Kismet Opera. Nel 2012 da vita a Bàbu teatrodanza insieme a Francesco Manenti e Daina Pignatti. Nel 2012 collabora con Giorgio Rossi al progetto di formazione in Valtellina: insieme creano lo spettacolo “Torna a giocare”. Nel 2011 ha collaborato come assistente di Teresa Ludovico in “I was a rat”, National Theatre London. Nel 2008 ha fondato la compagnia italo-svizzera Progetto Brockenhaus. Ha partecipato al video-clip Nike Zoom Kaiju / Nicolas Müller QS – by Nike Snowboarding. Ha lavorato con: Habillè d’Eau/Silvia Rampelli, Il Teatro del Disincanto/Marco Rebeschi, Arterie/Riccardo Palmieri, Vera Stasi/Silvana Barbarini, Alef danzateatro, Cooperativa teatrale Dioniso, Altroteatro, Prima Materia/Silvana Brotzu, Efesto, Dante’s team.
C’ erano due volti
di Elisabetta di Terlizzi, Bintou Ouattara
con Elisabetta di Terlizzi, Bintou Ouattara
costumi Oro Nero creazioni Modena
« Non incontrerai mai due volti assolutamente identici.Non importa la bellezza o la bruttezza: queste sono cose relative.
Ciascun volto è simbolo della vita. E tutta la vita merita rispetto.
È trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per sé stessi. » Tahar Ben Jelloun

Volete conoscere il mondo attraverso lo sguardo degli oggetti?
Volete sbirciare l’ affascinate creazione di una stilista e della sua modella?
Volete ascoltare la storia di un pescatore e ballare con un angelo con un elegante mantello piumato?
Volete ascoltare i racconti di Teresìn che non cresce e della Principessa Allegra?

Uno spettacolo teatrale e di danza sulla trasformazione del corpo, su come siamo disposti a modificare i nostri corpi attraverso le più svariate invenzioni per ricordare le tradizioni culturali del mondo in cui viviamo, per raccontare le mode e le tendenze del passato, del presente e del futuro.

“La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero;
è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza. » Albert Einstein

Il “mistero” cui si riferisce Einstein non è quello che comunemente si intende. Non dovremmo aspettare cose o situazioni sconosciute per scoprirlo. I luoghi, gli oggetti, le situazioni, le persone della nostra vita quotidiana saranno le migliori opportunità e una grande palestra per allenarci a “trasformare la banalità in bellezza”, che è la vera essenza della creatività umana.