Teatro Nucleo compie cinquant’anni e festeggia dando vita a Rabicano, Festival Internazionale di Teatro per gli Spazi Aperti.
1° Edizione 3 /12 maggio 2024
Organizzato da Teatro Nucleo
In collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Ferrara Arte
Con il sostegno di Comune di Ferrara e della Regione Emilia-Romagna
Partner Consorzio Wunderkammer, Zanzara Arte Contemporanea,
Università degli Studi di Ferrara, Sistema Museale d’Ateneo
Foto dal Festival di Daniele Mantovani, Luca Gavagna, Rebecca Argus, Elena Ragazzi, Giulia Provenzano, Alessandro Grandini, Stefano Del Biondo
La nostra compagnia nel 2024 celebra il suo cinquantenario e per l’occasione si è deciso di organizzare una grande festa di 10 giorni il cui protagonista è stato il teatro per gli spazi aperti.
Sono state invitate a Ferrara decine di compagnie teatrali da tutta Europa, con cui abbiamo collaborato nell’arco di questi cinquant’anni, per abitare e riscoprire vie e piazze dal centro storico alla periferia.
Una rassegna di 10 giorni, con spettacoli gratuiti per tutta la città, ispirata alle feste rinascimentali.
Teatro negli spazi aperti, itinerante e site-specific, lungo le vie del centro storico, a Palazzo dei Diamanti, in rotonda Foschini, in piazza Savonarola o sulla Torre del Leone con il teatro verticale. Ma ci sarà anche la danza contemporanea, i workshop gratuiti con inserimento all’interno degli spettacoli, la musica e il circo contemporaneo.
Il Festival Rabicano è stato aperto con il nostro spettacolo “Quijote!”, che dopo essere andato in scena dal 1990 al 2008 con 400 repliche in 3 continenti, per il cinquantennale è stato riportato in vita debuttando il 3 maggio in Piazza Buozzi di Pontelagoscuro.
Rabicano è il nome del cavallo senza peso in groppa al quale Astolfo recuperò il senno perduto di Orlando sulla Luna. Ci è sembrata immediatamente una analogia fortissima quella tra il Teatro e la funzione di Rabicano nell’opera di Ariosto, ed è da questa ispirazione e con questa voglia che il festival ha preso questo nome.
Il teatro recupera la memoria perduta, permette alla polis di riconoscersi, di lottare l’abbrutimento generato dall’uso smodato dei social e del digitale.
Dal mondo dell’etere, a cui ci siamo legati quasi indissolubilmente in questi ultimi anni, riconduce ad un incontro reale, nell’ hic et nunc del fenomeno teatrale, nella piazza, nelle strade, con un desiderio di accessibilità all’arte e alla cultura che professiamo da anni e che si declina in tutta la nostra progettualità.
Rabicano è anche il luogo dove re-incontrare i tanti cavalli alati incontrati in lungo e in largo per il mondo in questi nostri cinquant’anni di teatro. I gruppi teatrali con cui abbiamo scambiato pratiche, costruito progettualità, creato profondi legami poetici e confronti politici.
Gruppi e compagnie teatrali molto differenti tra loro, che seminano nel mondo con straordinaria determinazione questa fantastica idea:
il Teatro rappresenta il diritto a sognare!