Operatori e operatrici teatrali nel sociale

Direzione didattica Horacio Czertok

Un percorso di sviluppo professionale per educatori/educatrici, operatori/operatrici sociali, psicologi/psicologhe e psicoterapeutə pedagogistə, insegnanti, attori/attrici,  registə, drammaturghə e tuttə coloro che credono nell’importanza del teatro come strumento pedagogico, per un approccio creativo al lavoro in ambito sociale e terapeutico.

Le conseguenze della routine istituzionale, ma soprattutto le nuove esigenze professionali e la necessità di una nuova interpretazione dei ruoli sociali nell’ambito del lavoro terapeutico, hanno portato a una attenzione  attenzione sempre maggiore verso la formazione professionale di operatori e operatrici sociali ed a svolgere inoltre funzioni di supervisione.

Questa formazione sviluppa  una nuova prospettiva nell’avvicinamento al contesto sociale e/o terapeutico e offre un prezioso supporto per una relazione dinamica fra operatori/operatrici sociali e il rispettivo gruppo d’utenza. 

LA STORIA

Teatro Nucleo, cresciuto nell’atmosfera della fine degli anni ’70, si impegna in un lavoro di sondaggio e promozione nella propria regione e organizza incontri e congressi sul tema del “teatro nelle terapie”. Negli anni ’80 è invitato in istituzioni terapeutiche in Italia e all’estero, promuove progetti pluriennali con scuole, associazioni giovanili, istituzioni per disabili psichici e fisici e comunità terapeutiche per ex tossicodipendenti. All’inizio degli anni ’90 instaura una collaborazione con la comunità “Exodus” di Don Antonio Mazzi, dalla quale nascono, tra l’altro, un cospicuo progetto di formazione professionale e reinserimento ed una produzione di teatrale per gli spazi aperti.

Fin dalle prime esperienze nei reparti degli ospedali psichiatrici e in altri contesti di disagio sociale e psichico Teatro Nucleo cerca di coinvolgere, nei propri il personale addetto, per trasmettere in tal modo una metodologia di lavoro e permetterne la continuità. Teatro Nucleo ora dirige la sua attenzione verso progetti che integrano i cambiamenti sociali strutturali a livello europeo e sviluppano nuove qualifiche professionali.

Poiché, come risulta dagli studi più recenti, nella comunicazione interpersonale solo il 23% è costituito dalla parola, è evidente quanta attenzione bisogna dedicare al rimanente 77%, opportunamente chiamato “linguaggio non verbale”: lo specifico teatrale.

Il laboratori applicano un complesso di metodologie, che comprendono le tecniche d’improvvisazione, e metodi analitici di percezione/osservazione del sé e dell’altro, allenamento fisico e vocale, l’immaginazione attiva affiancata al lavoro terapeutico specifico.
I metodi mirano ad una migliore conoscenza del proprio sistema emozionale, ad un superamento degli automatismi gestuali, ad un risveglio del ritmo interno e della forza della voce e ad un riappropriarsi del movimento in relazione allo spazio, inoltre, sono finalizzati alla conoscenza delle proprie maschere, alla sperimentazione dei principi per lo sviluppo del personaggio teatrale ed alla comprensione dei conflitti come gioco strategico.

Tutto ciò è possibile solo se si acquista una qualità di osservazione che permetta di analizzare i comportamenti – propri e altrui- senza distorsioni di carattere etico – morale. La dipendenza dai ruoli sociali e dalle aspettative a loro collegati spesso impedisce agli individui di entrare in contatto con se stessi e gli altri, di vivere l’autodeterminazione e di essere autentici.

Il teatro è un gioco che considera sempre le zone d’ombra, mette in discussione i ruoli quotidiani e si propone come campo di sperimentazione per una comunicazione autentica.
Osservare l’altro, osservare se stessi, vedere nell’essere visti non solo è costitutivo della situazione teatrale bensì determina ogni tipo di relazione terapeutica.

I percorsi si possono articolare come workshop intensivi, laboratori a cadenza settimanale, o momenti di approfondimento dedicati. Scrivici per avere maggiori informazioni.


  • Tecniche di drammatizzazione e improvvisazione
  • Osservazione ed analisi del linguaggio non verbale
  • La musica e il suo uso terapeutico
  • Tecniche psicomotorie e bioenergetiche
  • Improvvisazione e tecniche vocali
  • Tecniche di massaggio e Yoga
  • Operatori/operatrici sociali
  • Streetworker
  • Terapeutə
  • Insegnanti
  • Medicə
  • Altri interessati
  • Gruppi terapeutici
  • Reparti psichiatrici
  • Ambiti del volontariato e del lavoro nel sociale in stretta collaborazione con il rispettivo personale
  • Gruppi di pratica e studio/incontri di lavoro con singoli ed équipe
  • Supervisioni In istituzioni che hanno inserito il lavoro teatrale nel programma terapeutico