Il Paese che non c’è

Uno spettacolo comunitario, per la gente e della gente.

Un Teatro coerente con un’idea della cultura e dell’arte

quali motori della trasformazione sociale

al servizio della crescita etica e solidale della comunità.

Uno spettacolo popolare e colto,

che rivolge il suo sguardo innamorato a Brecht, Fellini, Scola.

Oltre cinquanta cittadini di Pontelagoscuro raccontano,

cantano le loro radici, ricostruiscono la loro comune identità.

Le generazioni si incontrano,

ritrovano attraverso il Teatro un cammino comune,

da tempo perduto nel vortice dissociato della modernità.

Memoria, Identità, Comunità.

L’arte è trasformazione o semplicemente non è.

un progetto ideato e diretto da Antonio Tassinari (Teatro Nucleo)

collaborazione alla messa in scena Cora Herrendorf (Teatro Nucleo)

Pupazzi: Ana Serralta

Teloni scenografici: Omar Gasparini

la nostra riconoscenza per l’esempio, la solidarietà e i preziosi insegnamenti a:

Liliana Daviña (Teatro Murga de la Estación de Posadas, Argentina)

Adhemar Bianchi (Grupo de Teatro Catalinas Sur, Buenos Aires)

un ringraziamento per la preziosa collaborazione a:
Walter Ferrari, Giacomo SavioliGiorgio Gandini, con Silvano Bedin, il Gruppo di Cucito e del Centro Sociale “Il Quadrifoglio”

con la partecipazione della

GINKO BAND

il Mural che orna il Teatro Julio Cortázar di Pontelagoscuro è opera di

Omar Gasparini e Ana Serralta