Knot (2007)
Teatro danza
Messa in scena e Musiche Natasha Czertok
In scena Andrea Amaducci, Natasha Czertok
Ph. Marco Caselli
Recensioni
“Una donna – Un uomo.
Si misurano attraverso codici affettivi arcaici, ontologici, familiari, moralistici, etici. Nascono, si annusano ed imparano a parlare la stessa lingua.
Attraversano insieme l’inevitabile labirinto delle regole sociali, per tessere la propria identità. Scoprono, nella ragnatela di nodi già strutturati, la potenzialità di nuovi vincoli, dove pregiudizio e rinuncia al proprio essere non sono necessariamente il punto di partenza per dialogare.La vitalità corporale, i gesti esplorati che sbocciano in coreografie, sono il risultato di una lunga e faticosa ricerca che ha permesso a Natasha Czertok di generare un’auto – drammaturgia, disegnata con i propri e suggestivi parametri concettuali ed emotivi. “
Cora Herrendorf, regista del Teatro Nucleo
“…KNOT, in cui in scena i corpi di Natasha Czertok e Andrea Amaducci si scoprono nella loro fisicità naturale e nel fluire dei passi indispensabili per giungere ai vari sviluppi e passaggi della loro identità. E’ un primo risultato di un lungo lavoro che è partito dagli scritti di Ronnie Laing e che si è liberamente sviluppato in una forma che ritengo preziosa tecnicamente e anche dal punto di vista poetico.”
Federico Toni,direttore artistico di Tracce di Teatro d’Autore
“…Fuoristrada – proposte di compagnie emergenti…che proponevano una vetrina di giovani danzatori e coreografi ognuno con un proprio lavoro originale Una citazione la voglio fare per Knot, uno spettacolo dove per 45 minuti circa l’aggrovigliato passo a due dell’uomo e della donna si annoda e si snoda all’infinito, come se si trattasse di due corpi galleggianti legati ad un filo e in preda ai vortici delle rapide di un fiume.”
Annarosa Gessi, giornalista