Quijote!

Quijote!

Una produzione Teatro Nucleo
Con il sostegno di MiC, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ferrara
Regia Horacio Czertok, Natasha Czertok
Scenografia Laboratorio Scenografia Pesaro di Lidia Trecento, Remi Boinot, Christophe Cardoen e Michael Beyermann
Scene e costumi Remi Boinot
Sartoria Maria Ziosi, attori e attrici del Teatro Nucleo, Linda Mazzoni
In scena Lisa Bonini, Francesca Caselli, Horacio Czertok, Stefano Del Biondo, Martina Mastroviti, Giovanni Simiele
Voce narrante Renato Carpentieri
Disegno luci Franco Campioni

Premio della Critica 2002 al Festival Cervantino di Guanajuato (Mexico)

Oltre 400 repliche dal 1990 al 2008 in Italia, Spagna, Germania, Francia, Polonia, Inghilterra, Irlanda, Grecia, Austria, Svizzera, Belgio, Olanda, Serbia, Colombia, Messico, Corea, Argentina, Uruguay.

Chisciotte e Sancho tornano a nuova vita e in sella ai loro improbabili destrieri meccanici, si lanciano in mirabolanti avventure.

“Quijote!” è un omaggio alla fantasia e all’immaginazione, dedicato a tutti coloro che hanno vissuto e vivono per affermare le proprie verità. Il vecchio che diventa pazzo a furia di leggere ed il suo maleodorante scudiero, furono creati per essere facile bersaglio di scherzi crudeli. Ma, se si approfondisce, accantonando lo spasso castigliano, si riesce ad interpretare la storia in un senso satirico assai diverso: un’anima generosa ed amabile, piena di spirito d’avventura e capace di stupore, in un mondo volgare e antiromantico finisce per passare per folle. 

Nello spettacolo si crea una identificazione positiva dello spettatore con Don Chisciotte, producendo allo stesso tempo divertimento e riflessione. La geniale invenzione di Cervantes, che attraverso il divertimento, provocato paradossalmente dalla crudeltà, mette una società di fronte a se stessa (Chisciotte è uno specchio deformante implacabile) trova nello spettacolo una traduzione scenica che non si limita a riprodurre il testo, ma che cerca di scavare in esso per trovare il Chisciotte che giace in ognuno di noi, artisti e spettatori. 



RECENSIONI

Un senso di festa accompagna l’affollato spettacolo (di pubblico e di sorprese), quasi il sogno che un teatro sia ancora necessario come giostra gioiosa di tutte le culture; come dito puntato alla luna; come poesia del pericolo e dell’amore di esistere. 

Sipario.it  – Franco Acquaviva    Rabicano, Festival Internazionale di Teatro per gli Spazi Aperti, Ferrara. -di Franco Acquaviva (sipario.it)

Una chiave innovativa di lettura e un invito per approfondire la conoscenza di quello straordinario romanzo al quale la rappresentazione di piazza ha dato una sostanza spettacolare. Un messaggio avvolto e arricchito dai suoni avvincenti, come quelli tratti dall’aria ritmatissima e contagiosa del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, dai fuochi, dalle danze corali e dalla meraviglia. Per adulti e bambini che affollavano tutta la platea popolare, creata sull’asfalto tra il Castello e i giardini di corso Cavour. Per divertirsi e poi, magari, anche per pensare.

Periscopio online – Giorgia Mazzotti  “Quijote!” del Teatro Nucleo in piazza a Ferrara: manifesto spettacolare contro le ingiustizie – Periscopionline.it – l’informazione verticale

Quijote! non manifesta unicamente il gusto per il letterario e per il picaresco, per i guizzi e la grandeur scenica, ma rappresenta un’allusione ai vizi del tempo, alla corruzione dei costumi, al disfarsi di un mondo e, al contempo, all’inesausta voglia di costruirne uno altro e alto, da dentro. 

Gagarin Magazine – Michele Pascarella  La triplice questione della presenza. Note su Rabicano Festival di Teatro Nucleo • Gagarin Magazine (gagarin-magazine.it)