Dal 3 al 12 maggio 2024
a Ferrara
Rabicano – Festival Internazionale di Teatro per gli Spazi Aperti
organizzato da Teatro Nucleo
in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Ferrara Arte
con il sostegno del Comune di Ferrara e della Regione Emilia-Romagna
Partner Consorzio Wunderkammer, Zanzara Arte Contemporanea
Dedicato alla memoria della nostra cofondatrice Cora Herrendorf, di Antonio Tassinari e ai tanti colleghi/e e compagni/e che hanno fatto il Teatro Nucleo
LEGGI IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
Il nostro teatro quest’anno celebra il suo cinquantenario e per l’occasione organizzeremo una grande festa di 10 giorni il cui protagonista sarà il teatro per gli spazi aperti: 𝐝𝐚𝐥 𝟑 𝐚𝐥 𝟏𝟐 𝐌𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟒 inviteremo a 𝐅𝐞𝐫𝐫𝐚𝐫𝐚 decine di compagnie teatrali da tutta Europa, con cui abbiamo collaborato nell’arco di questi cinquant’anni, per abitare e riscoprire vie e piazze dal centro storico alla periferia.
Una rassegna di 10 giorni, con spettacoli gratuiti per tutta la città, ispirata alle feste rinascimentali.
Teatro negli spazi aperti, itinerante e site-specific, lungo le vie del centro storico, a Palazzo dei Diamanti, in rotonda Foschini, in piazza Savonarola o sulla Torre del Leone con il teatro verticale. Ma ci sarà anche la danza contemporanea, i workshop gratuiti con inserimento all’interno degli spettacoli, la musica e il circo contemporaneo.
Il Festival Rabicano verrà aperto con il nostro spettacolo “Quijote!”, che dopo essere andato in scena dal 1990 al 2008 con 400 repliche in 3 continenti, per il cinquantennale lo riporteremo in vita debuttando il 3 maggio in Piazza Buozzi di Pontelagoscuro. I giorni seguenti, a portare il teatro in tutta la città, saranno Abraxa Teatro (Roma), Antagon Theater Aktion(Francoforte), Associazione Cinqueminuti (Reggio Emilia), Baracca dei Buffoni (Napoli),Brama Teatro (Goleniow), Carlo Bergamasco, Cia Hojarasca (Tenerife), Circoncentriche (Bologna), Compagnia DNA (Bologna), Fondazione FoRame (Gubbio), Francesca Mari (Ferrara), Girlesque Street Band (Pisa), IAC (Matera), Instabili Vaganti (Bologna), Kud Ljud (Lubiana), Luca Piallini (Castrocaro Terme e Terre del Sole), Marcello Corvino, Odin Teatret (Holstebro), Residui Teatro (Madrid), Stalker Teatro (Torino),Teatro a Canone (Chivasso), Teatro Bertolt Brecht (Formia), Teatro del Lemming (Rovigo),Teatro Due Mondi (Faenza), Teatr Ósmego Dnia (Poznań), Teatro Ebasko (Roma), Teatro Zeta (L’Aquila), Theatre En Vol (Sassari).
Rabicano è il nome del cavallo senza peso in groppa al quale Astolfo recuperò il senno perduto di Orlando sulla Luna. Ci è sembrata immediatamente una analogia fortissima quella tra il Teatro e la funzione di Rabicano nell’opera di Ariosto, ed è da questa ispirazione e con questa voglia che il festival ha preso questo nome. Il teatro recupera la memoria perduta, permette alla polis di riconoscersi, di lottare l’abbrutimento generato dall’uso smodato dei social e del digitale. Dal mondo dell’etere, a cui ci siamo legati quasi indissolubilmente in questi ultimi anni, riconduce ad un incontro reale, nell’ hic et nunc del fenomeno teatrale, nella piazza, nelle strade, con un desiderio di accessibilità all’arte e alla cultura che professiamo da anni e che si declina in tutta la nostra progettualità.
Rabicano sarà anche il luogo dove reincontrare i tanti cavalli alati incontrati in lungo e in largo per il mondo in questi nostri cinquant’anni di teatro. I gruppi teatrali con cui abbiamo scambiato pratiche, costruito progettualità, creato profondi legami poetici e confronti politici.
Gruppi e compagnie teatrali molto differenti tra loro, che seminano nel mondo con straordinaria determinazione questa fantastica idea:
Rabicano sarà anche il luogo dove reincontrare i tanti cavalli alati incontrati in lungo e in largo per il mondo in questi nostri cinquant’anni di teatro. I gruppi teatrali con cui abbiamo scambiato pratiche, costruito progettualità, creato profondi legami poetici e confronti politici.
Gruppi e compagnie teatrali molto differenti tra loro, che seminano nel mondo con straordinaria determinazione questa fantastica idea:
il Teatro rappresenta il diritto a sognare!